UR-FORMEN, UR-OBJEKTEN, UR-ERZÄHALUNGEN
Pierpaolo Calzolari, Lucio Fontana, Alberto Garutti, Herbert Hamak, Jacob Hashimoto, John McCracken, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, Hema Upadhyay, Riyas Komu
Come avviene per ogni edizione di Art Basel, lo Studio La Città ha proposto una mostra a tema. Quest’anno il nucleo concettuale risale alla fase germinale, originaria della creazione artistica: cosa c’è prima della forma? Cosa prima dell’oggetto? Cosa prima della narrazione? Su questi tre cardini tematici si può costruire tutta l’arte, e la nostra galleria da sempre indaga in alcune di queste direzioni (forma e oggetto, soprattutto), ed oggi inserisce nella sua ricerca e nella sua proposta l’aspetto narrativo, anche attraverso l’opera dell’artista indiana Hema Upadhyay, novità assoluta per Basilea.
La forma nel suo aspetto originario, prima cioè che diventi forma compiuta (in questo la lingua tedesca, col prefisso “ur” riesce a rendere perfettamente il concetto), univoca e chiusa, viene rappresentata da John Mc Cracken e da Herbert Hamak; l’oggetto nella sua fase primaria, un attimo prima di essere definito, viene rappresentato da Ettore Spalletti e Michelangelo Pistoletto, mentre la narrazione – di cui l’artista fornisce solo alcuni elementi indiziari, per consentire al fruitore di costruire la “propria” narrazione – oltre alla presenza pseudo tradizionale di Riyas Komu, altro artista indiano, è affidata alla raffinatezza di Giulio Paolini e di Alberto Garutti. Infine, la figura e l’opera di Lucio Fontana compendiano in un solo lavoro le tre direzioni di ricerca indicate.
Marco Meneguzzo