Come di consueto,  Chicago si è fatto teatro di uno dei più significativi appuntamenti dedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea mondiale.

Art Chicago ha visto presenti nei suoi spazi espositivi un gruppo selezionato di gallerie – più di 140 – divise tra spazi espositivi storici e nuove realtà. Per tutta la durata della fiera la città è stata il fulcro di Artropolis, festival internazionale dell’Arte e della Cultura, che si è snodato lungo tutta l’area urbana.

Tra gli altri, gli artisti proposti dalla galleria Studio la Città in occasione di questa importante partecipazione, sono stati: Giulio Paolini, Ettore Spalletti, Vincenzo Castella, Pierpaolo Calzolari, Lucio Fontana, Herbert Hamak, Jacob Hashimoto, Hiroyuki Masuyama, Mikhael Subotzky, Nataraj Sharma.

Pur con un occhio sempre rivolto ai capiscuola dell’arte contemporanea italiana, le scelte stilistiche della galleria hanno abbracciato anche l’inedito, appoggiando le ultime, nuove creazioni di due giovani artisti.

Hiroyuki Masuyama, artista celebre per i suoi Light Box, si confronta nel suo nuovo lavoro, con le opere di William Turner. Utilizzando la macchina fotografica come il pennello, ricrea i dettagli paesaggistici e la luminosità propria delle tele settecentesche, rispettandone anche le identiche misure.

Mikhael Subotzky, artista sudafricano, immortala forti scene di vita all’interno del carcere di massima sicurezza di Beaufort West, uno spaccato sulla vita nelle prigioni del suo luogo natale.

Inoltre, per la prima volta, Studio la Città ha presentato negli Stati Uniti l’opera dell’artista indiano Nataraj Sharma.