La terza edizione di Art Verona si è svolta all’inizio di una stagione che per la galleria è stata anche l’avvio di un nuovo ciclo, il terzo dalla sua nascita nel 1969: l’apertura della nuova sede espositiva in Lungadige Galtarossa.
Un’occasione per vedere i nuovi lavori di Herbert Hamak, dopo il successo ottenuto con la grandiosa installazione lungo i camminamenti del museo di Castelvecchio e la mostra Oltre negli spazi della Galleria Civica di Arco. Una parte dello stand è stata dedicata alla fotografia: abbiamo presentato un grande lavoro di Vincenzo Castella, proprio in concomitanza con la sua mostra personale sul tema delle città negli spazi della galleria; una grande installazione delle immagini fotografiche di Berlino di Gabriele Basilico, nell’anno che lo vede protagonista alla Biennale d’Arte di Venezia; i lavori di ambientazione cinese di Davide Bramante e quelli di Michael Light. Timothy Tompkins era presente con un nuovo lavoro di grandi dimensioni dedicato all’opera di Jean Louis David. Oltre a questo abbiamo esposto una serie di lavori di Beatrice Valentine Amrhein e un’inedita proiezione laser di Arthur Duff. La nostra partecipazione ad Art Verona si è svolta in concomitanza della FIAC, in attesa del nostro intervento a Paris Photo in novembre nell’anno dedicato alla fotografia italiana.