Dall’11 al 13 ottobre 2019 la città projects torna in fiera, partecipando alla 15a edizione di ArtVerona con uno stand di 60 mq interamente dedicato a due artisti americani: Dave Hardy e Jacob Hashimoto.

Dave Hardy lavora principalmente con la scultura ed è uno dei talenti emergenti selezionati per la collettiva: The Artifact Labyrinth: unfixed histories and the language of transformation, tenutasi lo scorso maggio negli spazi di Studio la Città e curata dallo stesso Hashimoto. Le opere scultoree di Dave Hardy, sono state ultimate proprio a Verona, durante la sua permanenza primaverile in città e ricalcano in tutto e per tutto il processo creativo tipico dell’assemblage. I materiali di scarto utilizzati dall’artista (una parte del guardaroba della Chase Bank, una sedia di un ufficio degli anni ‘80, la scaletta di una piscina, un componente di un sistema HVAC, ecc.) si stagliano nello spazio come fantasmi della nostra epoca che sfidano la gravità: detriti del capitalismo in bilico sull’orlo del collasso. L’artista indaga come le diverse circostanze in un processo, possano cambiarne il risultato, come tensione e opposizione possano in realtà legare le cose assieme e non dividerle. Qui infatti pieni e vuoti, elementi pesanti, leggeri e trasparenti, spingono uno contro l’altro e i lavori sembrano galleggiare toccando a malapena terra, sopravvivono rimanendo in piedi proprio grazie alle loro opposizioni.

In opposizione al minimalismo di Dave Hardy, lo stand si arricchisce di geometrie e colori forti con le opere di Jacob Hashimoto, artista che da anni espone con Studio la Città e che qui sarà presente con una serie di vecchi lavori, che si distinguono per la fragilità del collage e delle forme in carta di riso e bambù.
Con Studio la Città, Hashimoto continua la propria collaborazione che lo ha visto partecipe nella mostra Recursions and Mutations, inaugurata sull’isola della Giudecca in occasione della 58a edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Durante ArtVerona le sue opere non saranno solamente visibili presso lo stand di la città projects ma, poco distante dal quartiere fieristico, il pubblico potrà visitare una più ampia personale dedicata ai lavori recenti dell’artista, all’interno dello spazio espositivo di Studio la Città. Hashimoto propone per l’occasione anche alcune opere su carta – pezzi unici e tirature limitate – nonchè una grande installazione sospesa dal titolo: The Dark Isn’t the Thing to Worry About, composta da aquiloni in resina assemblati in un’inedita composizione site-specific.