Studio la Città dedica una personale alle recenti opere di Massimiliano Gatti, fotografo che da anni si muove tra l’Italia e il Medio Oriente al seguito di importanti missioni archeologiche. Il suo lavoro, lontano dal mero reportage documentaristico, unisce ai luoghi, monumenti e oggetti dal sapore antico e ancestrale, una riflessione assolutamente personale sulla storia contemporanea di quei territori.
Non a caso, il titolo della mostra, Aleph, è la traslitterazione della prima lettera dell’alfabeto fenicio, nonché di quello ebraico, termine inoltre già utilizzato dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges, nella sua omonima raccolta di racconti, per indicare «il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visti da tutti gli angoli».

In collaborazione con Podbielsky Contemporary