TERMINATA IL GIORNO 26 0TTOBRE 2024
Dopo aver presentato i suoi straordinari Arazzi a Studio la Città lo scorso 15 giugno, ora Anna Galtarossa ha deciso di mostrare le sculture che di quegli arazzi erano, in alcuni casi, i soggetti. Nasce così il nuovo allestimento intitolato Casa che verrà inaugurato sabato 21 settembre dalle ore 11 alle 13, negli spazi della galleria in lungadige Galtarossa 21 a Verona.
Se con gli arazzi doveva rispondere alla domanda Cos’è la pittura? Diciamo che ora ha risposto.
Inizialmente il processo “pittorico” che ha spinto l’artista – dall’inesauribile creatività e animata da un’intensa e poliedrica attività di ricerca e di studio attento ai materiali, per lo più tessili – ha visto nascere gli arazzi come dipinti: il filo è colore e allo stesso tempo tela?
Lei, che si riconosce nel ruolo di scultrice, offre un punto di vista laterale per questi lavori, che non sembrano accettare catalogazioni troppo rigide e lascia aperta la strada anche ad una forma di pittura. Ecco dunque opere in legno e stoffe, alcuni protagonisti degli arazzi, prendere posto nella galleria. Così Anna Galtarossa presenta questo nuovo allestimento:
Lampada o parco giochi per ragni? Letto o macchina per imparare a sognare? Mobili che assimilano elementi a loro estranei, sculture che si possono *usare*. Alieni che cercano di mimetizzarsi nelle nostre case. Si nascondono dietro a imitazioni di oggetti di uso quotidiano: un esercizio animista per mettere in questione le banalità nel nostro quotidiano e per identificare alcune certezze obsolete alle quali ci attacchiamo etichettandole come tradizione o cultura.
L’artista si appropria di oggetti quotidiani snaturati, avanzi luccicanti di feste, materiali per il fai da te ed elementi naturali come il bambù e le conchiglie delle chiocciole del suo giardino. Li stratifica organicamente dando vita a opere che cercano di mimetizzarsi nelle case, posando come oggetti di uso quotidiano. Alcuni si possono anche usare, ma potrebbero non avere gli effetti desiderati. Ci sono stoffe che si agganciano ai vestiti di chi si avvicina, e fieno che punge chi si siede in poltrona.