Nel 1973 Studio la Città allestiva la mostra collettiva – protagonisti Carlo Battaglia con Rodolfo Aricò, Giorgio Griffa, e Claudio Verna – Iononrappresentonullaiodipingo, che è stata una delle prime esposizioni della cosiddetta Pittura Analitica, curata da Maurizio Fagiolo dell’Arco: oggi, a distanza di quarantadue anni, ricorda quella stagione che in questo periodo sta vivendo una vera e propria riscoperta critica e di mercato, esponendo una serie di opere di quegli anni e di quegli artisti, a conferma di una scelta che, fatta allora, può essere riproposta adesso col duplice intento di verificare di fronte al tempo la propria storia e di fronte all’attualità il valore di una tendenza artistica ancora da valutare in tutte le sue sfaccettature critiche e storiche.
Ma è con Mare che si completa questo momento di rivisitazione che Studio la Città propone al pubblico: Mare è infatti una serie di opere di Carlo Battaglia, con questo tema dichiarato. Si tratta di una selezionata antologica di tutta la sua attività, dagli inizi degli anni Settanta – che si ricollegano a Iononrappresentonullaiodipingo, di cui Battaglia è stato protagonista – ai primi anni Duemila, fino alla morte dell’artista nel 2005. Il tema del mare ritorna costantemente nell’opera di Battaglia (nato a La Maddalena, e là ritiratosi negli ultimi anni), anche quando le sue tele rarefatte venivano indicate come la quintessenza della Pittura Analitica: oggi ogni concettualismo e ogni ideologismo critico è stato abbandonato, e ciò che si vede è un accanito e quasi ossessivo rapporto tra sé e la pittura, che prende a pretesto – però emotivamente molto sentito – l’elemento sempre uguale a se stesso e sempre cangiante che è il mare, analizzato in ogni possibile mutamento, in ogni condizione, da ogni punto di vista. Da tutto il percorso esce non solo la coerenza e la figura del pittore, ma la coerenza della pittura, di cui Battaglia è uno dei più sapienti e puntigliosi sperimentatori.
Oggi, la figura di Carlo Battaglia è oggetto di un’attenta rivisitazione da parte di un gruppo di galleristi e di un pool di attenti collezionisti, e questa mostra costituisce una tappa importante – e strategicamente pensata – nel “viaggio alla riscoperta” di uno degli artisti italiani più significativi di quella stagione analitica, ma anche della ricerca sulla pittura tout court, al di là di ogni tendenza e di ogni catalogazione.
La mostra si avvale della collaborazione della Fondazione Carlo Battaglia di Roma, è curata da Marco Meneguzzo, che ha seguito il catalogo generale dell’artista, ed è dedicata a Carla Panicali, moglie dell’artista e grande amica di Hélène de Franchis.
Marco Meneguzzo