De Rerum Natura è un’approfondita riflessione da parte di un selezionato gruppo di artisti italiani e stranieri, appartenenti a diverse generazioni, che si è spinta ben oltre una semplice mostra sul paesaggio, superando inevitabilmente anche la visione portata avanti tra gli anni Sessanta e Settanta dalla Land Art.
In mostra, una quindicina di artisti, che operano con diversi linguaggi (dall’installazione alla fotografia al video al disegno), e hanno indagato alcune tematiche legate al rapporto uomo-ambiente-natura: dalla semplice osservazione del circostante, alla sacralizzazione della natura, dalla sua presenza fisica, sinonimo di bellezza e purezza, alla devastante realtà delle problematiche ambientali. Tutto questo all’interno di un contesto, quello odierno, in cui la natura è oggetto quotidiano di discussione, di studio e di cronaca.
Così come è avvenuto a partire dagli anni Sessanta con l’accentuarsi a livello internazionale del dibattito ecologico, anche in questo caso l’arte e il design diventano lo spunto per una serie di riflessioni, che ci porteranno ad affrontare domande senza la certezza di risposte ferme e univoche.
Oltre alla prospettiva data dalle arti figurative, dalla scultura, dalla fotografia e dal video, la mostra ha proposto allo spettatore anche il punto di vista del mondo del design.
Il titolo della rassegna arriva da molto lontano, è quello che il poeta latino Lucrezio, nel I secolo d.C., ha dato al suo poema epico-didascalico sulla natura. La scelta non è stata casuale: se l’opera di Lucrezio era un richiamo alla responsabilità personale, un invito alla presa di coscienza sulla sfaccettata realtà del circostante, con tutti i suoi problemi, qui ci troviamo in una posizione assai vicina, in cui l’arte dovrebbe e potrebbe servire da monito all’uomo a porsi in maniera diversa all’interno del suo contesto vitale.