Attraverso i miei lavori ho costantemente trattato il tema dell’emigrazione e dello spostamento. A partire dal 2001, i miei lavori raffiguranti paesaggi urbani principalmente ispirati alla città di Bombay, propongono le mie idee e la mia visione di questi concetti.
Hema Upadhyay, 2011
Nella sua attuale serie di dipinti intitolata «The Pricesses’ Rusted Belt» (La cintura arrugginita delle principesse), l’artista prende spunto dalle polemiche che hanno interessato le fabbriche di Bombay a partire dalla seconda metà del ventesimo secolo. Nel 1960, Princess Mills fu la prima industria tessile a chiudere a Bombay, atto che innescò una serie di movimenti sociali e politici, dai diritti dei lavoratori fino al mutamento dell’economia di Bombay come città. Migliaia di operai persero l’unico mezzo di sostentamento a causa della serie di chiusure di fabbriche che vennero a seguire. Questa situazione portò a scioperi, unioni politiche e alla creazione di un ghetto come Lower Parel: immagini di persone sfortunate, strette in spazi angusti, divennero molto comuni. I lavori dell’artista affrontano una sorta di linguaggio figurativo del ghetto: la fila di vestiti stesi, sembrano quasi rappresentare gli oggetti del desiderio, le necessità e la lotta per la sopravvivenza quotidiana. Gli oggetti diventano simbolici e vengono utilizzati come metafora in queste opere. La chiusura delle fabbriche di Bombay fu probabilmente una delle principali cause degli spostamenti di massa ed Hema usa questo avvenimento, in modo sottile, per arricchire il suo linguaggio.
Marco Meneguzzo, 2011