Esiste un modo introspettivo di guardare il reale che porta con sé anche un tempo introspettivo, elementi che in Carroll sono però tutt’altro che diaristici, tutt’altro che intimisti. Un grande risultato del suo lavoro, infatti, è proprio la capacità di comunicare questo modo e questo tempo, in maniera tanto intuitiva che l’adesione di chi guarda è immediata e collettiva, universale, condivisa. Due rotoli di tela giacciono sul pavimento, di fronte a una superficie dipinta, divenuta oggetto e non solo idea, mentre a terra, poco distante, una lampadina accesa annulla lo spazio concettuale che esiste tradizionalmente tra arte e realtà. I rotoli sono la quotidianità, la benevola presenza di una materia conosciuta e resa docile a furia di dipingere strato su strato; così, la lampadina sembra rimasta accesa per dimenticanza di chi se ne è appena andato, mentre l’imponente parallelepipedo di legno e tela dialoga con quei materiali di cui è costituito e che gli stanno davanti, nella forma non ancora costruita.
Lawrence Carroll
Quando
10 maggio 2003
ore 11:30
10 maggio 2003 - 28 giugno 2003
Dove
Studio la Città
via Dietro Filippini, 2
37121 Verona
Informazioni
mostre@studiolacitta.it
A cura di: Marco Meneguzzo
Comunicato stampa Scarica qui
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