Studio la Città ha presentato le nuove fotografie dalle serie “high altitude”, basate sulle immagini scattate dall’artista durante le tre settimane di spedizione trascorse sul Monte Aconcagua nelle Ande Argentine. A 6.962 metri d’altezza, Aconcagua è la più alta vetta del mondo dopo l’Himalaya. Come Najjar stesso ha affermato: “La natura e il ritmo di vita di una montagna non possono essere misurati da nessuna scala di valori riconosciuti. Per questo la sua osservazione diventa un’esperienza quasi virtuale. Una realtà simile e altrettanto virtuale può essere riscontrata anche nel mercato economico e finanziario internazionale. L’andamento altalenante delle grosse somme di denaro circolanti in tutto il mondo, sfida in tempo reale il nostro potere di comprensione”[…].
Per questo, nella sua ultima serie, l’artista tedesco Michael Najjar, rappresenta un sorprendente paragone visivo tra le forze della natura e quelle dell’economia, fondendo assieme gli indici delle maggiori borse mondiali con i panorami delle sue immense montagne, in un’allegoria tra natura, rischi e cataclismi […].
Le nove fotografie di grandi dimensioni mostrano dirupi e formazioni rocciose come esempio per descrivere l’andamento di borsa negli ultimi 20 – 30 anni. Come in un progetto tecnico, Najjar utilizza i grafici degli indici quali Dow Jones, Hang Seng, Nikkei e Dax ai quali sovrappone le cime delle montagne, facendo così cambiare l’andamento naturale dei profili montuosi e paragonando la pura bellezza della natura con il corso del sistema finanziario globale.