In occasione della dodicesima edizione di ArtVerona, ASLC progetti per l’arte ha presentato, nella suggestiva cornice della chiesa di San Francesco al Corso – Museo degli Affreschi, l’installazione site specific del sound artist Roberto Pugliese, curata da Valerio Dehò. L’intervento realizzato in collaborazione con i Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona, diretti da Margherita Bolla, Veronafiere e Studio la Città, si inseriva tra i collateral che ogni anno la fiera promuove in città in
concomitanza con la manifestazione. Il tema di quest’anno sarà legato alla vita e alle opere di Wolfgang Amadeus Mozart. Ispirandosi all’aspetto più innovatore della poetica mozartiana, Roberto Pugliese celebra con questo progetto il Mozart contemporaneo, quando da straordinario innovatore quale era, spesso risultò incompreso nel proprio tempo. Nelle installazioni pensate per gli spazi della chiesa di San Francesco al Corso, il suo intento è quello di creare un dialogo tra musica ed arti visive utilizzando strumenti dell’immaginario classico, ri-contestualizzandoli in chiave installativa.
Le sonorità contemporanee di Pugliese riecheggeranno da due diverse installazioni, poste in ambienti distinti all’interno del rinnovato e ampliato complesso museale ‘G.B. Cavalcaselle’: la prima, Unità Minime di Sensibilità, diffondeva composizioni di musica elettronica da una cascata di speaker audio all’interno del chiostro dell’ex convento francescano mentre, nella seconda, strumenti musicali dell’immaginario classico, distribuiti a varie altezze e posizioni nella Chiesa di San Francesco al Corso, creavano una sorta di “orchestra” virtuale. Lo spettatore si trovava così immerso in un’esperienza
multisensoriale. Quest’ultima installazione, intitolata La finta semplice, K51, richiama un’opera giocosa di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Marco Coltellini che a sua volta lo aveva adattato da un testo per musica di Goldoni. Esso contiene in sé tutta l’ambiguità di un’opera che nella sua apparente semplicità cela un lavoro concettuale ben più complesso: l’installazione si compone di strumenti a corda sospesi con cavi d’acciaio (4 contrabassi, 4 violoncelli, 4 viole e 4 violini), collegati ad un sistema di riproduzione multicanale che consente a questa “orchestra” virtuale di riprodurre una partitura composta ad hoc dall’artista stesso.