La ricerca di Antonio Marchetti Lamera si avvale esclusivamente della pittura e del disegno, i quali nella sua pratica sono mezzi molto efficaci e puntuali per sintetizzare e ricomporre le immagini che provengono dallo sterminato archivio fotografico dell’artista. La sua pittura è caratterizzata dall’impiego di una palette minimalista e da un’estrema liquidità del segno, poetico ed evocativo insieme.
Sin dal titolo della mostra, tratto dal romanzo di Italo Calvino Il cavaliere inesistente, l’artista sembra concentrarsi su quell’attimo “in cui gli oggetti perdono la consistenza d’ombra che li accompagna durante la notte e riacquistano gradualmente colore, attraversando un limbo incerto, appena sfiorati, soffiati dalla luce”. La sua ricerca parte dalla fascinazione subita dalla città di Istanbul, luogo in cui massimamente il dialogo interculturale dà forma e carattere a un’architettura millenaria. Ed è soprattutto il rapporto con il mare – la vitalità della costa, le piccole imbarcazioni dei pescatori e le grandi navi all’orizzonte, e ancora la forza visiva della luce – a legare la capitale turca a Polignano, dove Marchetti ha già esposto nel 2021, in una connessione che alimenta l’immaginario di un viaggio nella storia e nell’identità.
Antonio Marchetti Lamera è nato a Bergamo nel 1964, vive e lavora a Torre Pallavicina. Tra le sue recenti personali si evidenziano: Tema e variazioni, Studio Pelicula, Pesaro, 2024; Eclissi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco, Studio la Città, Verona, 2023; Teatro d’ombra, Eschiesetta, Polignano a Mare, 2021; Tempo subito, tempo anticipato, Studio la Città, Verona, 2019; Storia di un’ombra, Nuova Galleria Morone, Milano,2017; Tempo sospeso, Gagliardi & Domke, Torino, 2016; Lunghezze d’onda con Maurizio Donzelli, Fondazione Villa Rufolo, Ravello, 2011; Urban shadows, Galleria Bianconi, Milano, 2010; Urban shadows, second act, Artmark Galerie, Vienna, 2010; Antonio Marchetti Lamera, Studio Trisorio, Napoli, 1993.
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