Studio la Città prosegue la collaborazione con i Musei Civici e in particolare con il Museo di Castelvecchio. Questa volta protagonista della collaborazione è l’installazione dell’artista ateniese Costas Varotsos, intitolata Orizzonte, un’opera del 1996 in ferro e vetro che l’artista, abituato a cimentarsi in grandi spazi spesso naturali, ha scelto di collocare nel Giardino di Castelvecchio.
Il vetro è da sempre il protagonista della produzione artistica di Varotsos, che predilige le grandi dimensioni, a testimonianza della sua riflessione su temi essenziali della vita e dell’uomo quali lo spazio, il tempo, la natura, l’energia. Monumentalità e profondità poetica concorrono assieme alla realizzazione finale, che si concretizza in un gesto minimale come la linea di un orizzonte tra cielo e terra. Il minimalismo delle sue opere coincide con quello delle sue idee: luce, trasparenza, energia, movimento, tempo, equilibrio. La sua è un’incessante ricerca di un equilibrio tra arte e contesto, che spesso non è quello chiuso di una galleria o di un museo, ma quello urbano o, più spesso ancora, naturale, nel tentativo di trovare la giusta proporzione tra azione umana e potere della natura. Penso che in questo caso la collocazione nel Giardino di Castelvecchio raccolga in un unico luogo tutti i diversi contesti indagati da Varotsos – afferma Hélène de Franchis.
Orizzonte sarà esposta per un periodo di sei mesi durante i quali saranno organizzate visite guidate, approfondimenti e incontri con l’artista.
L’iniziativa è resa possibile grazie e alla collaborazione della galleria con il Museo di Castelvecchio e alla disponibilità dell’artista.
In foto:
Costas Varotsos, Orizzonte, 1996
Ferro, vetro – cm 200 x 380 x 50
Foto di Michele Alberto Sereni