Giorgia Severi partecipa alla decimo anniversario di Casa Sponge, luogo di accoglienza, come rifugio per artisti, critici e curatori transfughi da un sistema in crisi, con l’opera CIVILITAS e la performance CIVILTà.
La prima è una scultura di sale che evoca la forma architettonica del dolmen e si riferisce all’architettura intesa come simbolo di civiltà; la performance, invece, consiste in un rito proprio del territorio di provenienza dell’artista che dona il sale – rievocando l’antica tradizione della rimessa del sale della civiltà salinara che viene ancora praticata nelle saline di Cervia – come augurio di buon auspicio (un segno di civiltà).