Con il titolo Infinity and Beyond, il BredaPhoto Festival ha inaugurato l’ottava edizione che indaga sulle possibilità e l’impatto dei progressi in corso in materia di tecnologia e scienza. I fotografi, tra cui Hiroyuki Masuyama, mostrano attraverso le loro opere le opportunità, i pericoli e i dilemmi decidendo di focalizzarsi su sta accadendo davanti ai nostri occhi, o prendersi la libertà di fare un’attenta previsione di ciò che potrebbe accadere in futuro.
Masuyama partecipa con le installazioni: 0 (2010) e Journey Around the World (2003); la prima, una sfera di legno con una piccola porta attraverso la quale è possibile vedere l’intero universo. Con un grafico a stelle in mano, Masuyama ha perforato trentamila buchi, grandi e piccoli, al posto di stelle e altri corpi celesti. Usando la fibra di vetro nei piccoli fori, la luce si diffonde uniformemente in tutto l’universo, dal nord al polo sud. La seconda non è altro che una rappresentazione letterale di un viaggio intorno al mondo o meglio “una documentazione di tempo e spazio” come dice l’artista: un’immagine panoramica di 27 metri di larghezza. In sole 42 ore, Masuyama ha volato da Francoforte a Bangkok, Tokyo, Honolulu, Los Angeles, New York per poi far ritorno a Francoforte. Ogni venti secondi ha fotografato la Terra attraverso la finestra dell’aereo per un totale di 7500 foto.