LUIGI CARBONI
Come code di lucertole
Nasce nel 1957 a Pesaro, dove vive e lavora.
“Nella grande casa abitano persone diverse…; in comune hanno l’idea che questa casa va conosciuta a fondo, stanza per stanza. I suoi inquilini hanno murato le finestre perché non vogliono più distrarsi a guardare il paesaggio”
Luigi Carboni
Nelle grandi tele ad olio e acrilico di Carboni, i piani si stratificano, lo spazio non è quello dei dipinti tradizionali con una precisa logica prospettica, bensì l’occhio è portato a scomporre le parti per decifrare il tratto nero prevalente che disegna corpi scomposti e mani volutamente sproporzionate in pose a volte seducenti, altre volte violente o addirittura assopite.
Questi corpi disgregati emergono da superfici sgargianti e creano opere che, per dirla con le parole dell’artista stesso, “mettono in discussione la forma nell’istante del suo rivelarsi, sono il tentativo di fissare qualcosa che ogni volta fallisce. Il segno sulla superficie si complica, si infittisce, segni urgenti, segni pulsanti, che si agitano come code di lucertole”. Da questo concetto trae origine il titolo e l’idea di fondo a cui sottende l’intera mostra.
Come code di lucertole, 2023
Testi critici di Alberto Fiz e Alberto Zanchetta
Traduzioni in inglese di Jennifer Karch Verzè
Edizioni Arti Grafiche della Torre
112 pagine
€ 22,00 ( + IVA 22 % )
Disponibile