PIERO DORAZIO
candelieri in ceramica
Piero Dorazio, Roma 1927 – Perugia 2005
Molto giovane, nel 1944, incontra la corrente astrattista della capitale ed inizia una serie di collaborazioni con i suoi protagonisti. Dal 1945 partecipa come esponente di spicco all’attività del gruppo Arte Sociale. Assieme agli amici Lucio Manisco, Mino Guerrini e Achille Perilli frequenta nel primo dopoguerra lo studio di Renato Guttuso, ma ben presto si allontana dalle tesi del realismo socialista ed aderisce al movimento dell’astrattismo. Nel 1948 partecipa alla Rassegna nazionale di arti figurative (V Quadriennale Nazionale d’Arte) di Roma. Con Perilli e Guerrini nel 1950 apre in via del Babuino, a Roma, la libreria-galleria “L’Age d’Or”, che nel 1951 si fonderà con il gruppo “Origine” di Mario Ballocco, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, dando vita alla “Fondazione Origine”, nel cui ambito Colla e Dorazio pubblicano la rivista “Arti Visive”.
Nell’estate di 1953 viene invitato allo Harvard International Seminar, all’Università di Harvard, a Cambridge, dove tiene due conferenze. A settembre si stabilisce a New York, dove inaugura le sue prime esposizioni personali alla Wittenborn One-Wall Gallery e alla Rose Fried Gallery nel 1954. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti incontra le personalità più importanti dell’epoca, come i pittori Willem de Kooning, Mark Rothko, Jackson Pollock, Barnett Newman, Robert Motherwell ed il critico d’arte Clement Greenberg. Nel 1959 partecipa a Documenta 2 a Kassel. Nel 1960, fonda il dipartimento di Belle Arti alla School of Fine Arts nella Pennsylvania University di Filadelfia, che negli anni sessanta era stata riconosciuta come la scuola d’arte e di architettura migliore degli Stati Uniti d’America e della quale ricoprirà l’incarico di direttore e, per un semestre l’anno, anche di professore, fino al 1967. Espone in tre edizioni della Biennale di Venezia: nel 1960, invitato da Lionello Venturi, gli viene dedicata una sala personale; nel 1966, e nel 1988. Dopo avere avuto studio a Roma, Parigi, New York, Filadelfia, Berlino, nel 1974 si trasferisce definitivamente a Todi dove acquista un antico eremo Camaldolese. Nel 1974 gli viene assegnata la direzione della Scuola per la Ceramica Moderna di Todi. Qui continua a creare fino al 2005, anno della sua morte.
Set di 2 candelieri, in ceramica smaltata, fondo bianco con strisce colorate dipinte sotto smalto
cm. 28,5 x 11
Firmato con la sigla, D Todi, sul fondo
in perfette condizioni.
€ 1.000,00 ( + IVA 22 % )
2 disponibili