«L’acqua, visione e allegoria, è il tema che mi domina. La trasparenza mi porta al fondo oltre lo specchio, il fondo mi riporta alle domande della superficie. Mi emoziona la consistenza del percorso, l’incontro con le figurazioni della natura gettate nella casualità e come questa casualità esprima, in tonalità, posizioni, incroci, ritmi, il segreto di una composizione. Aspetto che il vento, la corrente, la luce scelgano lo scatto, come se fosse l’istante un tentativo di afferrare l’ineluttabile momento di presenza e dissoluzione delle cose. Il tempo. Il tempo è tutto. Il momento giusto, l’illusione di scorrere col tempo e lasciarmi fermare dove deve accadere. Continuare e fermare: a volte ho l’impressione che il mio lavoro sia una testimonianza privata, da confessare a nessuno, sulla caducità della vita come la sento, come si presenta ai miei occhi, materialmente.