Studio la Città apre la stagione espositiva con la mostra La Musée 2: una collettiva che riunisce sedici artisti internazionali, nello specifico 13 donne e 3 uomini. La mostra, nata da un’idea di Azad Asifovich è stata allestita nella sua prima edizione negli spazi di Galerie Italienne a Parigi e si propone di ribaltare una condizione che accomuna molte collezioni museali, composte per l’80% da artisti uomini e per il solo 20% da artiste donne. Qui la proporzione risulta volutamente invertita, nell’intento di scardinare l’attuale sistema dell’arte e della cultura in cui valori e modelli artistici tradizionali sono attribuiti agli uomini.

L’opportunità di dedicare un secondo appuntamento del tour espositivo nella mia galleria – racconta Hélène de Franchis – mi ha ovviamente appassionato, quindi ho scelto alcune artiste Anna Galtarossa, Tracey Snelling, Jessica Stockholder, Muriel Gallardo Weinstein, modificando parzialmente la composizione parigina e integrando la presenza maschile di Joseph Beuys con Gianni Caravaggio e Ettore Spalletti. Così è nata La Musée 2. L’idea è di affermare un’interpretazione al femminile dell’arte affiancata a quella di tre artisti il cui lavoro è in perfetta sintonia. Non ne faccio una questione di genere, semmai una questione di gusto: mi piacerebbe scombinare un sistema che ora guarda all’arte con troppa attenzione al mercato che, come disse Kounellis, “fa diventare l’artista quello che non è”.

In collaborazione con Galerie Italienne, Parigi